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al testo di Emilia Filocamo
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Mi abituerò. Alla piazza senza le tue gambe, all'orco - distanza da cui dipendiamo. Avrò l'abitudine noiosa dei gatti, villeggianti fedeli degli stessi orari, fotocopie ostinate, eco di fusa, vibrisse e sbadigli. Farò così, illudendomi di vederti di sabato o di martedì, o forse ancora più in là. E perchè no? Magari di vederti spuntare, imprevisto ma atteso. Come la testolina impaziente quando albeggia scivolosa dal buio taglio squarciato lunghissimo. |
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